lunedì 17 febbraio 2014

Fashion Sofia

Volete una ricetta antidepressiva? Ne ho una che solitamente dà nell'immediato  dei  buoni risultati anche se, capisco bene, bisogna aver voglia di fare un passo indietro coi tempi scordando tablet e oggetti affini. Eccola qui: entrate in una libreria ed isolatevi. Io , che per gli amici e quindi anche per voi faccio Lella, ne conosco una dove questo giochino funziona si trova a ridosso della Scala, in via Verdi 2 e si chiama Milano Libri . Bastano pochi minuti di raccoglimento, un giro d'occhi agli scaffali, un'annusatina al primo libro sollevato ed ecco che, per merito di uno scrittore non necessariamente noto, entriamo in un'altra dimensione. Milano Libri seduce tre volte: per la sua eleganza innata, per gli autori scelti e per il personale che c'è ma non si vede apparendo al momento giusto con un consiglio o la storia di un libro appena sfornato. Fateci un salto, scendete e salite sui gradini che danno movimento alle sue sale delle meraviglie, leggete l'incipit del testo che per caso o per scelta state per sfogliare ed abbandonatevi. Il relax è assicurato. Sofia, l'ultima delle mie amiche che oggi vi presento, ha un debole per i libri dice che le hanno salvato la vita e anche il matrimonio. Lei in realtà si occupa di editoria. Collabora con una casa editrice per la quale un po' fa il lettore, un po' fa da ufficio stampa, un po' fa da assistente con il risultato di guadagnare poco e stancarsi molto. Sposata con Ale, pittore e musicista, ha un figlio di dodici anni che si chiama Alfredo. Ma non è tutto qui, si veste alla bell'e meglio alternando OVS ai mercatini  tuttavia è sempre elegante di suo. Quando non può comprare nulla chiede in prestito alle amiche. Viane è sempre la più generosa, Libertà quella più incline a liberarisi della collezione passata, Emma quella che dai suoi viaggi le porta sempre l'accessorio che su di lei spopolerà. Il mondo di Sofia è comunque complesso ma se la sa cavare sempre anche quando ha pochi soldi in tasca. Seguitela e capirete.                                  

mercoledì 12 febbraio 2014

Love story di Emma

"A San Valentino ti voglio regalare la luna." Dice un giovane alla sua ragazza  seduta vicino a lui in un vagone del metrò diretto a Bonola. "Non ci credo", risponde lei abbracciandolo forte e accarezzandogli la fronte spaziosa. "Vedrai, vedrai..." Risponde lui mentre le schiocca un bacio sulle labbra innamorate. Non ci credete neppure voi? Invece è così.Quest'anno a Milano per San Valentino è in vendita anche la luna. Ve l'avevo detto che la mia è una città speciale. Si vende il meglio e si vende tutto. Ma come si fa ad acquistare questo dono così raro e romantico? Attraverso la donazione  per la campagna "Conquistiamo la Luna", indetta  al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, che mira ad esporre l'unico pezzo di roccia lunare in Italia, si può far scrivere il nome della persona amata nella nuova esposizione del Museo dedicata allo spazio, accanto al prezioso frammento. Insomma la tendenza  del San Valentino 2014 è regalare qualcosa che dia senso alla vita a due, qualcosa da condividere col mondo, qualcosa di profondo, qualcosa di cui anche gli innamorati delle generazioni presenti e future possano godere. Personalmente trovo delicata e scicchissima anche la proposta del FAI: "Per San Valentino regala una tessera FAI o iscriviti in coppia per vivere 12 mesi meravigliosi con la pesrsona che ami all'insegna della cultura, risparmiando." Pensateci un po' dopodichè decidetevi a fare il grande passo per vivere "insieme" il meglio del patrimonio artistico italiano. Potrete contribuire ad aprire una torre medioevale a picco sul mare oppure un'abbazia e a marzo  fuggire con lei o con lui  a Venezia per perdervi,come in un sogno, nelle sale barocche di Palazzo Labia aperto al pubblico per le Giornate FAI di Primavera (22-23 Marzo). L'ingresso è riservato agli iscritti FAI. Voilà, ma torniamo ad Emma e al suo bel Giovanni. Era di lei  che vi avevo promesso di parlarvi, la penultima delle mie amiche che intendo presentarvi e di cui ogni lunedì( salvo impedimenti) saprete qualcosa di nuovo. Bene Emma, nome voluto dalla madre, una francesista pazzesca e un po' rompi palle, studiosa di Flaubert,  per sua fortuna,  ha solo qualche vaga somiglianza con la Emma Bovary protagonista dello "scandaloso" ( tale fu ritenuto all'epoca) primo romanzo di Flaubert intitolato Madame Bovary. Non è per nulla provinciale, non vagheggia leggendo romanzi romantici (  lo fa con i magazine di moda), ma è spendacciona come Madame e spesso per tale motivo il suo conto va a finire in rosso. Tuttavia quando le succede, dopo il primo attimo di panico perchè la sua carta d'acquisto viene rifiutata, va da papà a piangere e lui, ricco notaio di Treviglio, molla un assegno che a me basterebbe per un mese. Ma passiamo ai sentimenti: Emma, a parte il difettuccio delle mani bucate che speriamo modifichi col tempo altrimenti potrebbe fare la fine della sua omonima scandalosa e poi suicida Bovary, è buona e generosa come tutte le mie amiche non a caso è amica di Viane e Francesca, pardon Libertà. Lei come vi avevo anticipato sta con Giovanni. Con lui ha una storia che va avanti da un paio d'anni. Si sono conusciuti ad un meeting  organizzato da Emma per l'azienda di catering per cui lavora e lui da bravo chef le ha subito strizzato l'occhio con relative conseguenze, vale a dire una notte d'amore di fuoco . Giovanni, che è un ragazzone tutto muscoli e occhi color del mare in tempesta, ha dieci anni meno di Emma tuttavia in alcuni casi sembra più maturo e consapevole di lei . La storia ha subito avuto delle regole la prima dettata dalla mia amica è stata: ognuno a casa sua. Così la loro love story sta splendidamente reggendo: lei nel suo piccolo loft tutto "DePadova"  lui a Cefalù nella casa dei suoi. I loro incontri sono sempre programmati. A volte a Milano da lei, a volte in un segreto ritiro a Pantelleria messo a disposizione gratuitamente, più sovente nelle capitali europee dove entrambi lavorando per la stessa ditta di catering organizzano con ruoli diversi cene e pranzi d'affari. Capita quindi che una volta si vedano a Parigi, un'altra a Londra, un'altra a Madrid. Dove stanno "meglio", attenzione quando parlano quel "meglio" viene preceduto  da un sorrisino malizioso, è Parigi. Lì Emma è sempre curatissima: lingerie che acquista in un posticino che non vuole (almeno per ora rivelare) e scarpe seducenti. Le ultime che già sfoggia in giro anche a Milano sono delle mules, scarpe pantofola, che lasciando il tallone scoperto pare facciano impazzire gli uomini soprattutto quelli americani dove furoreggia questa tendenza fashion. Quando Viane le ha viste ha provato un po' di invidia, anche perchè Emma di scarpe ne ha una collezione compresa l'ultima "virgule" di Roger Vivier con tacco ora arrivato a 11,5 centimetri. Ieri  uscita da Caudalie, in via Fiori Chari 14, dove era andata a farsi un massaggio minceur corpo di 50 minuti, sfoggiava le ballerine d'Orsay in satin, altra chicca di Vivier. Poco più in là l'attendeva al bar Brera Libertà a cui da Parigi, da dove era rientrata la sera prima,  aveva portato il nuovo  magazine di moda Porter tirato su in aeroporto e un altro piccolo dono : "le cronut". Un dolce pret- à-porter simile al croissant ottenuto da un incrocio con la pasticceria americana. Un attentato alla linea ma che per acquistarlo o gustarlo sul posto i parigini devono mettersi in coda davanti alla boulangerie Dominique Ansel Bakery del quartiere di Soho. Io sinceramente preferisco i croissant della nostra pasticceria Sissi di Piazza Risorgimento. A lunedì prossimo per parlare di Sofia. Bla-bla- bla state connessi.                      

domenica 9 febbraio 2014

Shopping con Emma

Avete mai provato ad abbracciare un albero? Fatelo e vi si aprirà un nuovo mondo. Vanno benissimo anche quelli che si incontrano nei parchi di Milano l'energia che ci trasmettono è sempre grande. Il mio si trova ai giardini Montanelli di Porta Venezia ed è una magnolia. Non è la stessa sotto cui il budda ha avuto la prima illuminazione ma poco ci manca. Lì sotto, osservando l'orizzonte fin dove lo sguardo può arrivare, qualcosa dentro di noi a volte si ridesta. Oggi mentre la abbracciavo mi sono sentita quasi in primavera. La musica di un vento sottile l'anticipava con un fruscio di foglie smosse e con un'aria quasi trasparente. Credo che un po' tutti i frequentatori di questo parco, tanto amato dai milanesi, abbiamo più o meno provato le mie stesse sensazioni  così come la statua del pacifista Moneta che, mentre una farfallina bianca che volava senza fretta gli si posava sul cappello, sembrava ridestarsi . Ma tagliamo corto, quello che voglio ribadirvi è che la nostra città è veramente sorprendente. Pensate  che qui, qualche anno fa, ho incontrato quello che poi sarebbe divenuto il mio poeta personale. Non voglio darmi arie da regina ( non siamo in Inghilterra e io non sono la regina Elisabetta)  ma  ho veramente un poeta personale. Mi scrive poesie via mail bellissime e si chiama Lorenzo Mullon, anche se è più noto come il poeta dei parchi. Mullon mi è apparso qualche primavera fa in una giornata complicata, come a volte succede, chiedendomi :"Scusi a lei piace la poesia?" Ah Milano quanto sei magica!. Da quel giorno la poesia è diventata parte della mia vita. In via Manzoni 25  Emma ,un'altra amica glam, ieri si è fatta sorprendere da un altro genere di poesia: una favolosa borsetta di Roberta Balsamo . Ora vi lascio ma state agganciati  di Emma avete ancora molto da scoprire.  Per ora vi dico solo che ieri compiva i suoi primi quarant'anni e che quella borsa era un regalo del bel Giovanni.                    

giovedì 6 febbraio 2014

Shopping con Libertà



Eccomi di nuovo qui con voi. Oggi a Milano c'è un sole poco invadente, quasi signorile direi. Mentre vi scrivo sono seduta di fronte alla chiesa di Sant'Ambrogio. Certo questa piazza e anche questa chiesa non sono le stesse  di quando ero studentessa dell'Università Cattolica però ,visto che la vita è cambiamento e che bisogna guardare avanti, diciamo che qui il genius loci continua ancora ad averla vinta. Non per nulla "Neiade Immaginare Arte" per sabato 8 febbraio organizza una visita guidata alla basilica con un titolo avvincente: "Sant'Ambrogio vista dal cielo".C'è comunque una cosa che resterà sempre intatta in questa piazza è la particolarità della luce che in albe e tramonti diventa magica accarezzando i tetti e le facciate dei nobili palazzi.Se volete ritrovarvi, se volete accostarvi all'arte del sorriso partite da qui  e godetevi un tramonto a costo zero rivolgendo gli occhi là dove si appoggia silenzioso uno dei più begli esemplari di architettura romanica lombarda che il mondo ci invidia. Venite da queste parti all'alba di una bella giornata, come quella di oggi, sedetevi in un angolo appartato fate un saluto al sole come fanno gli yogi : ecco ora vi sentirete pronte per il cambiamento. Gli inglesi dicono "do something" ovvero "fai qualcosa" vale a dire esci dalla routine ed è quello che io consiglio a voi. Per cambiare bisogna cambiare modo di cambiare. Un paradosso non semplice ma che a volte si può risolvere in un tramonto a costo zero come quello appena citato o con un fiore sul tavolo durante una furtiva ma picassiana prima colazione. Bene vi avevo lasciati parlandovi dell'amica Viane ma oggi vi voglio presentare un'altra donna della mia cerchia affettiva . Vi presento Libertà. Lei in verità si chiama Francesca ma dopo la sua separazione, da uno squallido bancario tutto soldi e niente altro, ha dato il via al suo cambiamento cominciando dal nome. Libertà ora le calza a pennello. Gli amici stanno al suo gioco e lei sta indubbiamente meglio tanto che ha anche effettuato una rivoluzione nel suo armadio. Mi ha chiesto dove potesse acquistare un abito che  facesse nuovamente vibrare il suo corpo. Ci ho pensato un pochino poi mi sono ricordata di Selene Giorgi ,Vicolo Lavandai 6, un posto che mi è rimasto nel cuore. Con un vestito come il suo si può nuovamente tornare a farsi attraversare dal vento il che significa "andare avanti, esistere,rimanere se stessi nonostante la situazione avversa", parole di Hayao Miyazaki il grande maestro dell'animazione giapponese  di cui a maggio vedremo il film in corsa per l'Oscar "S'alza il vento". Ma non finisce qui : una donna che vuole cambiare vita deve cambiare anche profumo. "L'ombre dans l'eau" di Diptyque è perfetto. Chi lo indossa non lo lascia più. Per assaggiarlo fate un salto in via Brera, da poco l'affascinante brand francese  è anche in italy.        

lunedì 3 febbraio 2014

Shopping con Viane

Voilà , eccomi da voi ho appena concluso un esercizio di self-help tratto da un manuale appena acquistato da Rizzoli e già mi sento (quasi?!) un'altra. Oggi vi voglio raccontare cosa ho fatto sabato, cosa ho visto e perchè mi sono ritrovata ancora a pensare che Milano è una città sorprendente e che adoro anche se ogni tanto un po' mi delude come a volte succede con chi ami alla follia. Alle 10 in punto mi sono trovata alla stazione vintage di Porta Genova con la mia amica Viane, una fashionista che non vi dico, Viane abita ad Abbiategrasso in un appartamentino surreale che le ho arredato io e di cui vi parlerò più avanti. E' una single ma è sempre alla ricerca dell'amore giusto e perfetto come lei ( quindi sarà dfficile che lo troverà).E' anche il prototipo di amica che tutti vorrebbero: loquace ma discreta, spendacciona ma generosa..Ama il bello come me e se lo gusta tutto a partire dall'arte di cui non sa fare a meno, dopo tutto suo nonno era un famoso pittore.Quindi vi raccontavo che dopo i soliti discorsetti sulle sue disgrazie amorose della settimana siamo salite su una Smart del servizio di car sharing"Guidami" e siamo andate allo sbaraglio. Prima tappa da Ema ovvero da Ippogrifo Antichità in via San Maurilio 18., Lui, Emanuele Belotti, è l'antiquario per eccellenza in chiave moderna , Ovvero vende l'antico con atteggiamenti contemporanei : E' un bello e lo sa  ma soprattutto è sempre sorridente ed io per le persone che comunicano gioia ed  entusiasmo ho un debole. Un negozio mi prende se ha cose di qualità ma ancor più se sa accogliere il cliente.Dopo aver assistito a una lezione di storia che girava intorno a un antico bicchiere da terme in cristallo abbiamo salutato Ema e a piedi ci siamo dirette in un negozietto della stessa via che per me è una chicca : Tuyouyou in via San Maurilio 8. In questa minuscola boutique dal nome complicato ci si sente un po' a Londra, un po' a Parigi o perchè no un po' a Napoli, dipende da dove si posano gli occhi.. Quelli di Viane, barcollante su un tacco 12 di una scarpa a pois,  Moschino Cheap And Chic, si sono posati su un delizioso paio di orecchini che ha subito acquistato .Io come al solito ho guardato. Il resto ve lo racconto un'altra volta comunque quegli orecchini di corallo di Sciacca a goccia ora pendono dai miei lobi. Viane me li ha prestati . Ve lo avevo detto che la mia amica è generosa. In compenso io le ho offerto un mezzo pranzetto alla Caffetteria DeCanto in  piazza della Scala 6, dopo averla trascinata per un'oretta a visitare le splendide Gallerie D'Italia. con i suoi tesori artistici. Milano qui è proprio sorridente.